Luglio 13, 2020

Tricotillomania: un atto violento su sé stessi

Quando si parla di alopecia da tricotillomania si intende quel tipo di alopecia cicatriziale traumatica indotta dall’atto volontario del soggetto di strapparsi ripetutamente i capelli attorcigliandoli con un gesto compulsivo. Chiaramente questo comportamento

Quando si parla di alopecia da tricotillomania si intende quel tipo di alopecia cicatriziale traumatica indotta dall’atto volontario del soggetto di strapparsi ripetutamente i capelli attorcigliandoli con un gesto compulsivo.

Chiaramente questo comportamento è la rappresentazione di una situazione psicologica del soggetto ben definita e presente a qualsiasi età.

Chi ne soffre spesso si sente solo e con senso di vergogna tanto che alcune volte arriva a mangiare i capelli strappati per nasconderli, con conseguenze anche gravi sull’apparato grastrico.

Nello scatenamento della patologia sono riscontrabili sicuramente fattori ambientali : rapporti familiari non sereni ad esempio ed il soggetto trae gratificazione, piacere, sollievo nel gesto tra i capelli.

Il bulbo viene traumatizzato ed il continuo strappare il capello senza permettergli il suo fisiologico ciclo vitale porta ad un’atrofia in cui il capello non ricresce più ed il soggetto aggiunge al disagio psicologico quello sociale poiché i danni estetici a quel punto risultano evidenti.

Cosa fare? Sovente colpisce bambini ed adolescenti e l’occhio attento di almeno un familiare diventa fondamentale per fermare il circuito prima di arrivare ad una situazione cicatriziale.

A volte nn è sufficiente un percorso di psicoterapia ma, per interrompere il gesto maniacale, è necessaria una terapia farmacologica.

In Italia ci sono centri specializzati e per trovare il medico più vicino si può consultare il sito del Sitri.

Come trattamento cosmetico da eseguire a livello topico, buoni risultati si hanno con programmi di detossinazione e nutrimento dell’area interessata.